
Il drago di bronzo parlava ammucchiando le parole una sull'altra, come se volesse tirarle tutte fuori per poi riusarle in un secondo tempo. Ogni tanto tra i tanti sostantivi, aggettivi e avverbi, ci metteva anche un verbo. Il capitano
Fkrid lo lasciò fare per diversi minuti. Era pur sempre un drago di bronzo, e qualche volta in passato si era arrabbiato. E il capitano Fkrid non voleva avere niente a che fare con un un drago di bronzo mentalmente instabile e incazzato. Aveva altri problemi da risolvere. Il cedimento della diga, l'alveare completamente allagato, centinaia di formian annegati, dissidenti che cercavano di prendere il potere, rivolte all'interno di
Kliktrix... per non parlare di quella strana epidemia, se di un morbo si trattava.
"Ok signor
Talleax, non ho capito niente, può ripetere con calma?"
Il drago ritirò il collo e roteò gli occhi. Talleax era un alleato prezioso, forte e potente, ma ingenuo e stupido come un bambino. Quando la comunità formian l'aveva trovato, ancora cucciolo, ai piedi di una collina sugli altipiani di Arcadia, sembrava ovvio quanto fosse accaduto: il nascituro era stato ripudiato dalla nidiata. Era stato sfortunato, era nato con qualche valvola in meno nel cervello, ma i mirmarchi di Kliktrix capirono immediatamente che il drago poteva essere utile. Ormai da tantissimi anni Talleax faceva la guardia alla sala del tesoro del condotto minerario, considerandola come la propria casa. Fkrid non l'aveva mai visto così agitato. Ciondolando la mano atrofizzata, Talleax cercò di riprendere il discorso.
"Viandanti planari, signore. Vogliono visitare la stanza scintillante. Hanno chiesto di poter entrare ma io non ho la chiave e so bene che c'è bisogno del vostro permesso, o di quello di un'altra autorità. Loro hanno detto va bene. Allora io sono venuto a chiedere il permesso. Ma come mai c'è tutta quest'acqua, nei corridoi?"
4 commenti:
vorrei sapere come continua ...
purtroppo mooolto male...
beh molto male per il drago, direi
si povero draghetto, peccato che non mi ero accorto di avere le pergamene giuste....
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