mercoledì 22 settembre 2010

19 - La tragica e commovente fine del drago Talleax

Il corpo di Talleax fu trascinato fino ad una caverna nell'alveare interno, affinché gli operai lo smembrassero per ottenerne carne, unguenti magici e materiale per armi e armature. Non capitava tutti i giorni che un gruppo di avventurieri si sbarazzasse di un drago di bronzo adulto. Per quanto Talleax fosse nato senza l'acutezza propria dei draghi della sua stirpe, il suo morso era terribile, i suoi artigli taglienti e il suo soffio devastante. Eppure il suo corpo giaceva senza vita davanti agli occhi (compositi e sfaccettati) del capitano Fkrid.«Cosa è successo, Fkrid? - una voce rimbombò nel cunicolo alle spalle del formian soldato - Com'è possibile che qualcuno abbia ucciso Talleax?»
Si trattava del mirmarca Demansiq, il formian che all'abbandono della regina aveva preso possesso dello Scettro divenendo così l'attuale reggente di Kliktrix. Avanzava sulle sue quattro zampe chitinose, avvolto da un'armatura di cuoio rosso e dai diademi del regnante in carica. Fkrid non aveva simpatia per Demansiq. In un momento di panico come quello, con la città allagata e centinaia di morti, avrebbe preferito un reggente meno emotivo e più pragmatico, ma la legge formian parlava chiaro: chi reclamava lo Scettro aveva il diritto di regnare fintanto che la nuova regina non fosse divenuta adulta. «Si tratta di avventurieri, mirmarca Demansiq. - spiegò il capitano. - Viandanti planari di una certa esperienza, abbastanza da uccidere Talleax.» «Hanno violato la sala delle reliquie?» Domandò l'altro con apprensione. «Sì... Ma stranamente non hanno rubato nulla. Come se avessero voluto solo... dare un'occhiata.» Demansiq si produsse in una espressione piuttosto meravigliata, per quanto fosse possibile farlo, giacché l'espressività formian è quasi del tutto inesistente. «Cosa vogliono allora?» Il capitano Fkrid scosse la testa, facendo dondolare le lunghe antenne. Nella camera scese un silenzio macabro. Il corpo del drago, martoriato dai colpi di spada e dalle esplosioni magiche, sembrava trovarsi in quel luogo come un monito, come a prospettare un futuro altrettanto cupo per tutto l'alveare formian.
Il momento di contemplazione fu interrotto dall'incedere di una decina di operai, che conducevano nella stanza la mirmarca Ktasi. La vecchia formian (si diceva che avesse più di trecento anni) si mosse sulle proprie vecchie zampe fino al corpo di Talleax. «Vecchio stupido drago... - Mormorò, come se nessuno potesse sentirla. - Sei rimasto fedele fino alla fine. Farò in modo che il tuo corpo continui a servire l'alveare anche dopo la morte.» Poi si voltò versò Demansiq, trafiggendolo con uno sguardo di rimprovero. «E voi... fareste bene a preoccuparvi dell'oscurità di ferro, o non resterà più nessun operaio in grado di prestare ascolto all'autorità di un reggente!» Il mirmarca Demansiq richiamò i soldati della sua scorta con un gesto, e velocemente uscì dalla stanza. Il capitano Fkrid non esitò a fare lo stesso, lanciando un ultimo sguardo verso Ktasi, che sfoderano dei lunghi coltelli affilati si apprestava a squartare la carcassa del drago.

1 commento:

Franz ha detto...

Le cose per noi si mettono bene