mercoledì 21 ottobre 2009

3. Dushmir, arcidruido di Mosstone

Kerter tornò alla sala dell'accoglienza, un grande salone dalla pianta vagamente ottagonale, con colonne sottili, archi a volta e bassorilievi dorati che lo rendevano già un luogo interessante senza bisogno di aggiungervi le grosse vetrate, di cui una nel mezzo del pavimento, che davano piena vista alle nebbie eterne del piano etereo. Il salone era colmo di viandanti planari. Essenzialmente mercanti ed esploratori, attirati dalle ricchezze nascoste tra i piani interni, come ad esempio i minerali preziosi del quasi-piano dei cristalli, o le perle radianti che si generano a metà strada tra il piano positivo e quello del fuoco. Un mercante di razza mercane aveva già approfittato dell'attesa per stendere un tappeto e mettere in mostra alcune cianfrusaglie, ma nonostante l'impegno dei suoi servitori nel richiamare attenzione, quasi nessuno si avvicinava alla mercanzia. Serphe, il tanarruk che si occupava della sicurezza di Eclipsia, le fece capire con uno sguardo che era tutto sotto controllo. Dopo aver congedato un bariaur in attesa di ricevere indicazioni per la Città di Ottone, imboccò il corridoio per le stanze private degli ospiti. Erano le stesse dove Wodan aveva accoltogli avventurieri, qualche giorno prima, recuperando i loro corpi nel piano dell'energia positiva. Adesso la stanza era occupata da alcuni druidi provenienti da Abeir-Toril, che invocavano l'aiuto di Wodan. Prima di entrare nella stanza, si aggiustò il corpetto di cuoio verde, gli occhiali, e si lisciò i capelli corti all'indietro.

"Signori, - esordì entrando nella stanza - Wodan ha preparato un portale dimensionale che vi riporterà nel vostro piano materiale, senza che dobbiate viaggiare ulteriormente tra i piani." L'arcidruido di Mosstone, Dushmir, con un rapido movimento delle mani, spense gli incensi che aveva di fronte e si sollevò in piedi. Immediatamente le sue guardie del corpo, due possenti centauri corazzati, si fecero al suo fianco. "Suppongo che Wodan non abbia riconsiderato la sua decisione di negarci l'aiuto richiesto." disse con voce grave. L'arcidruido era un vecchio dalla statura imponente, con una lunga barba ispida che sottolineava un volto severo e privo di compassione. Kerter lo trovava irritante, anche se si rendeva conto di non conoscerlo affatto. Cercò di dargli la risposta più secca e decisa possibile. "Wodan ha già riconsiderato la sua decisione, probabilmente l'ha fatto un milione di volte nello stesso attimo nel quale voi avete portato alla sua attenzione la vostra richiesta. Una divinità, dovreste saperlo, esprime verità non opinioni. Se vi ha negato la sua collaborazione, è perché ritiene che sia la cosa migliore da fare." Il vecchio si voltò aggiustandosi le pesanti vesti, e raccolse la falce magica che gli porgeva il centauro alla sua sinistra. "La cosa migliore da fare, giovane viandante? - accennò una risata sprezzante - Migliore... per chi? Chiediglielo la prossima che ti concede di porgli delle domande." Poi sbatté con irritazione la falce sul campo di forza che faceva da pavimento alla stanza. Ne scaturì un rumore sordo, come se il bastone fosse stato spinto con forza tra i ciottoli di un fiume. Si avviò verso la porta oltrepassando Kerter, preceduto da uno dei suoi guerrieri centauri e affiancato dall'altro. "Portategli i miei omaggi." sibilò infine Dushmir a denti stretti, scomparendo nel corridoio. La mezzelfa non si voltò a seguirli, attese che l'ultimo degli ospiti svoltasse l'angolo e sbuffò in silenzio.

2 commenti:

Ale ha detto...

Ciao Bigio, leggo con interesse questi tuoi post. Avevo scoperto e letto tardivamente uno dei tuoi precedenti blog, lo Zeist, che era stato per me fonte d'ispirazione (anche graficamente, lo ammetto) per iniziare una esperienza simile con la mia campagna di D&D.
Vedere il tuo ritorno con un nuovo blog, non può che essere garanzia di una nuova bellissima storia!
Ti seguirò con interesse, nel frattempo ti linko sul mio blog.
A presto

Bigio ha detto...

Grazie per il link!!!
...spero che lo stile molto frammentario (quasi epistolare?) con il quale ho deciso di narrare questa campagna la renda comunque godibile da chi non ne gioca le sessioni!