lunedì 26 ottobre 2009

5. La compagnia del Principe Innocenti

Franz Lowenroth raggiunse lady Rowena e il suo principe, Innocenti di Malapietra, che i due non avevano ancora varcato i confini delle terre del principe Jherek. Si erano accordati per una passeggiata nelle radure boscose del principato, ma Franz era rimasto indietro, perché presso il varco meridionale di Glantri era stato fermato da un gruppo assai curioso di viandanti planari.

Quando Franz raggiunse Innocenti, egli cavalcava placido a fianco dell'elementalista, annoiandola con i suoi soliti discorsi sulla gestione degli introiti del Circo Lizzieni. Lady Rowena non attese oltre, e quando Franz rallentò l'andatura del suo cavallo per adeguarla a quella dei suoi due compagni, la nobildonna si voltò immediamente verso il barone interrompendo il pomposo monologo nel quale Innocenti era impegnato.

"Franz! Eravamo in pensiero. Credevo che quei loschi viandanti vi avessero rapito."
La fanciulla sorrise. Franz intravide sotto le ciocche di capelli che ella portava sempre sciolte sulla parte sinistra del volto, la cicatrice che la maga si era procurata anni fa. Si trattava di una cicatrice magica, sventurato epilogo dello studio di alcune forze magiche che si erano rivelate molto più grandi di lei. Una creatura degli abissi le aveva sfregiato il volto, e da quel giorno la ragazza aveva promesso la sua mano a chiunque le portasse la testa di quella creatura. Ma la cicatrice non impediva di coglierne la bellezza, quel tipo di bellezza indomita e forte che è tipica di chi sa maneggiare così bene le forze magiche elementali. E in ogni caso, Rowena non si era di certo arresa: negli anni aveva continuato a studiare le arti arcane con intenso impegno, fino a guadagnarsi la carica di Elementalista del Fuoco del Terzo Circolo.
"Vi ringrazio della preoccupazione, - rispose con garbo il barone - ma dubito che sarebbero riusciti a sopraffarmi. Credo di conoscere almeno un paio di trucchetti magici più di loro, mia cara Rowena. Ma non volevo interrompere la vostra conversazione... di cosa stavate parlando?"
Rowena anticipò il principe Innocenti, prima che potesse proferire parola:
"Il viceré mi stava raccontando del successo dell'ultimo spettacolo organizzato presso la sua arena... Ma siamo molto più curiosi di sapere di cosa avete conversato con quegli strani individui! ...non è vero altezza?"
Il principe di Malapietra scosse il mantello e guardando fieramente avanti si limitò a sussurrare: "Ma certo."
"Non credo che stessero mentendo quando hanno asserito di essere dei viandanti planari... - raccontò il barone Lowenroth mentre soffocava un sorriso per la reazione di Innocenti - Sicuramente il loro accento non era di Caurenze, né di qualsiasi altra città del principato. E comunque non sono riusciti a nascondere una completa ignoranza nei confronti del posto, il ché non può che essere indice della loro sincerità, visto che ben pochi su questo piano possono davvero non sapere nulla della Città della Magia. Mi hanno pregato di aiutarli a raggiungere il quartiere nobiliare, e ho chiesto al timoniere di fare una piccola deviazione riportando a casa Agostino e Bartolomeo."
"Per gli dei! - Esclamò Rowena coprendo il proprio sorriso con una mano - Non erano in grado di muoversi per Glantri altrimenti?"
Il principe innocenti rise di gusto.
"Posso solo immaginare - riprese Franz - che provenendo da piani di esistenza più barbari e primitivi, non abbiano la confidenza necessaria con la magia..."
"Ma Franz, sono conoscenze da primo anno di accademia!" Fece notare la nobildonna.
"Non prenderti gioco dei viandanti planari, Rowena! - la ammonì Innocenti - Le loro conoscenze di magia non saranno all'altezza della nobiltà di Glantri, ma sopravvivere a ripetuti viaggi planari è sufficiente affinché meritino il tuo rispetto."

Franz per una volta era d'accordo con il principe. Era stato anche lui un avventuriero prima di ritirarsi dalla scena, e prima che la famiglia Malapietra si accorgesse di lui aveva affrontato numerose missioni pericolosissime. Eppure non aveva mai osato varcare un portale. I suoi maestri all'Accademia della Magia l'avevano sufficientemente ammonito: mai, mai varcare un portale. Quando oltrepassi la soglia, non sai cosa può accadere. Anche analizzando il portale e scoprendone la destinazione, non saprai mai dove apparirai di preciso, e in compagnia di quali pericoli. Sempre che la tua analisi sia corretta. Sì, il principe aveva senz'altro ragione.
"E avete fatto bene altezza, se mi è permesso dirlo, ad invitarli alla festa di stasera. Sono sicuro che il disappunto di Lady Szaza Markovitch sarà ripagato dalle storie che ci racconteranno."
Innocenti sorrise compiaciuto.
I cavalli proseguirono oltre le colline, attraversando piccoli ruscelli e piacevoli radure, lasciandosi alle spalle la città.

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