venerdì 23 ottobre 2009

4. Ultime parole di Edgar Malaware, sedicente informatore

"I Principati non erano pronti al loro arrivo, ma che lo fossero o meno, la ruota del destino aveva deciso che Aqel, Aramil, Celeborn e Vorlax (rigorosamente in ordine alfabetico) si sarebbero trovati là. E quel là era l'acquitrino delle foglie, poco a nord della città di Glantri. L'acquitrino era un piccolo appezzamento di terreno paludosi, sufficientemente esteso per essere segnalato nelle mappe locali, ma poco significativo dal punto di vista storico. Tranne forse un'eccezione: quella volta che Erimal Lumocorno aveva tentato di animare nell'acquitrino un golem di mithril. Scelse l'acquitrino perché era abbastanza isolato, lontano dalle abitazioni (ma non da una comoda via commerciale) e soprattutto perché c'era acqua in abbondanza per animare le sue creature. Purtroppo qualcosa andò storto... qualcosa relativa al flusso magico o non so cosa... ci fu un botto e un lampo di luce, tanto che Karelle della Taverna al Vecchio Crocicchio disse che era come se si fosse fatto giorno d'improvviso! ...e nessuno seppe più nulla di Erimal. Trovarono solo vecchi rottami e ciarpame magico, che decisero di abbandonare nella palude. Ma sto divagando... dov'ero arrivato? Ah, sì. Arrivarono ben prima che fosse l'alba, probabilmente attraverso un portale. Comparvero nella palude, e non doveva essere una festa. Ma erano avventurieri, ancor prima che viandanti planari, quindi non fecero troppo caso alle zanzare e al fetore di legno marcio. Si diressero verso le luci all'orizzonte, che inizialmente pensavano fossero dovute a un'alba prematura, ma quando giunsero alla strada commerciale, si resero conto che stavano osservando i bagliori della città di Glantri. La città appariva loro come coperta da una spessa cupola di vetro trasparente, e all'interno della cupola si intravedevano abitazioni alte diversi piani e centinaia di piccole luci attorno a ogni palazzo, pari a quelle di tantissime torce. Era uno spettacolo mozzafiato, anche a quella distanza. Sembrava di osservare un pezzo di futuro, o il paesaggio di un racconto fiabesco... ed erano ancora a diversi chilometri dalla città! Di quel posto non conoscevano nulla. Geografia, storia... nulla di nulla. Non era solo un nuovo regno, era un nuovo mondo, in un universo completamente nuovo! Guardando in cielo si accorsero delle presenza di molteplici lune (ma questo lorsignori lo sapranno, era un effetto magico attivo nel principato). Avrebbero potuto incontrare creature mai viste. Avrebbero potuto imbattersi in minacce molto al di sopra di quelle che immaginavano! ...ma è proprio questo il gusto di varcare una soglia planare, il bello di essere un viandante. Percorsero la strada principale per diversi chilometri verso sud, in direzione della capitale. Quando capitava loro di incontrare qualcuno, tenevano un profilo molto basso: chiedevano informazioni e lasciavano che popolani e diligenze proseguissero per la loro via. Qualcuno notava il loro insolito accento, ma nei Principati nemmeno il più zotico dei contadini si stupisce più per un accento bizzarro... siamo tutti abituati alle stranezze dei maghi! Vi ho raccontato di quella volta che Loshell Vandevald ha assistito al parto di una bullette all'interno del suo fienile? Oh, è stata una cosa straordinaria, quella volta c'era anche il Gran Protettore Freire che... Cosa dite? Sto divagando ancora? Oh beh scusate, deve essere la vecchiaia. Ad ogni modo, quando l'alba -quella vera- cominciava a stendere pennellate di rosa all'orizzonte, i viandanti giunsero in vista di una locanda. Era la prima che incontravano lungo la strada da chilometri, e si trovava a poca distanza dalla città. Lo splendore di Glantri, a quella distanza, era mozzafiato: palazzi sospesi, ponti di luce luminosa, bagliori che si spostavano tra le torri... Decisero di fermarsi alla locanda. Avrebbero proseguito il giorno successivo. La locandiera sapeva il fatto suo, diede loro qualche dritta. Ad esempio che avrebbero fatto meglio a nascondere i simboli sacri: la religione a Glantri è considerata vera e propria eresia. Ehi non spingere! ...cosa c'è? Non vedi che sto parlando con questo signore? Uhm? Sei in chiusura? Oh... beh, allora temo proprio che la nostra storia proseguirà domani, se gli dei lo vorranno! Mi troverete qui, alla stessa ora di quest'oggi, pronto a dirvi tutto quello che ho sentito su quel gruppo di viandanti. Ora se potessi avere le monete d'oro che mi avete prom..."

5 commenti:

Sommo Kuduk ha detto...

Olà Bigio, bentornato!!! non vedo l'ora di gustarmi questa tua nuova campagna, soprattutto considerando che si tratta di Planescape!!!! Mitico!!!

ma è la 4ed.?

ciao a presto

Bigio ha detto...

...in realtà no, è la "mia" edizione di D&D! Gioco già 2 campagne alla 4a edizione (una come DM e una come giocatore) e volevo un po' cambiare.

Sommo Kuduk ha detto...

la black dragon? ho già depredato il tuo sito:-)

Bigio ha detto...

Eheh bravo bravo...
Un lavoro infinito ma ne è valsa la pena. Anzi se hai suggerimenti o critiche in merito, non esitare a scriverci. E' in continua revisione.

Sommo Kuduk ha detto...

Guarda se vuoi una critica te la faranno sicuramente i miei pg, perchè ho intenzione di proporgli di provarla abbandonando il gdr del signore degli anelli della decipher in favore della black dragon, ambientazione ravenloft naturalmente!!!!